A 80 anni dal bombardamento, Fondazione Dalmine apre la nuova sede per una visita dedicata ai documenti che raccontano il 6 luglio del 1944, conservati nel proprio archivio.
All’evento partecipa l’Associazione Storica Dalminese con le ultime pubblicazioni Dalmine 6 luglio 1944: una comunità ferita e Bagliori di carità tra le rovine dell’incursione, e con il docu-film Dalmine Operazione 614.
Durante la visita sarà possibile ascoltare testimonianze, interviste e racconti, scoprendo tanti e diversi documenti d’archivio, esposti in originale.
Percorso di visita dedicato a patrimoni documentari negli archivi di Fondazione Dalmine, ISREC e Biblioteca di Vittorio di Bergamo, sugli scioperi del 1944.
Durante l’evento sarà presentato il podcast Insegnavano la guerra, volevamo la pace. Una storia di scioperi e donne antifasciste tra guerra e dopoguerra, realizzato da ISREC Bergamo, Fondazione Memoria della Deportazione e Radio Popolare.
I nuovi spazi che ospitano l’archivio di Fondazione Dalmine ci raccontano una storia fatta di passioni per il lavoro, i suoi valori, e il luogo in cui si vive. Attraverso documenti, anche di archivi diversi – l’azienda, le persone che hanno lavorato per essa – questo appare evidente.
Visitando la nuova sede di Fondazione Dalmine si sperimenta che gli archivi possono tradursi in passioni e poi in progetti concreti che danno vita a “Spazi della memoria” da fruire e partecipare.
Continuano gli open day alla nuova sede di Fondazione Dalmine. Vi aspettiamo il 7, 9, 19 e 26 giugno per le visite guidate, un’occasione unica per esplorare la nostra nuova struttura, conoscere da vicino i progetti in corso e interagire con il nostro team.
L’ex Foresteria degli anni ’20 diventa un edificio sostenibile e altamente innovativo che ospita i nuovi laboratori di robotica industriale, i primi in Italia ad aver ottenuto il marchio FACT Centre for Industrial Automation, standard mondiale per attrezzature di apprendimento, metodi didattici ed equipaggiamento tecnico. La sala immersiva di 60 mq è l’unica in Italia in cui si vive l’esperienza della trasformazione dell’acciaio fin dentro i processi di fusione. L’archivio storico sempre accessibile raccoglie 100 mila fotografie e 17 mila terabyte di documenti digitalizzati e il programma education, totalmente gratuito, coinvolge 25 mila studenti ogni anno e ha già formato oltre 70 mila studenti.
Il 27 aprile inaugura Giovanni Greppi da Redipuglia a Craveggia, mostra fotografica dedicata ai sacrari militari progettati dall’architetto Giovanni Greppi molto legato alla Val Vigezzo e al piccolo centro di Craveggia.
Fondazione Dalmine ha concesso al Gruppo alpini Val Vigezzo, organizzatore dell’evento, l’uso di alcune immagini di bozzetti dell’architetto Giovanni Greppi, di cui l’archivio conserva numerosi originali.
Il rapporto tra fotografie e industria scaturisce dal preciso intento dell’impresa di raccontarsi, documentare la propria attività e il proprio prodotto, comunicare all’esterno – ma anche all’interno – la propria identità. L’architettura è in questo rapporto: costruendo, progettando e disegnando lo spazio, l’industria condiziona il paesaggio.
L’archivio di Fondazione Dalmine racconta la triade industria-fotografia-architettura con un intervento che è un viaggio nel mondo, in oltre 100 anni di storia.
Fondazione Dalmine partecipa alla III edizione di Una Rete in viaggio promossa da Rete Fotografia, con la partecipazione di Archivio Storico Generali, Fondazione Alinari, Museo delle Storie di Bergamo.
In occasione della 72. edizione il Trento Film Festival inaugura la mostra “K2 1954. Era come andare sulla luna”, dal 17 aprile al 18 maggio presso Palazzo Roccabruna, Trento.
La mostra intende esplorare com’è stata preparata la spedizione, come l’industria italiana si è impegnata per la progettazione dei materiali a pochi anni dalla fine della guerra e come poi l’ha saputa “sfruttare” nella pubblicità e nelle azioni di promozione, con un forte impatto mediatico e popolare.
Le aziende coinvolte da Ardito Desio nella preparazione dei materiali necessari sono state tantissime, tra queste anche la Dalmine.
Fondazione Dalmine partecipa a questo progetto con alcuni documenti d’archivio: verbali che attestano l’investimento per la produzione delle forniture, fotografie, articoli.
Il 19, 20 e 21 aprile, dalle 9.00 alle 19.00 la nuova sede di Fondazione Dalmine aprirà per la prima volta al pubblico, con una serie di visite guidate alla scoperta degli spazi e del lavoro dei suoi ricercatori e formatori. L’inaugurazione si inserisce nelle iniziative in programma per la Giornata Nazionale del Made in Italy.
L’ex Foresteria degli anni ’20 diventa un edificio sostenibile e altamente innovativo che ospita i nuovi laboratori di robotica industriale, i primi in Italia ad aver ottenuto il marchio FACT Centre for Industrial Automation, standard mondiale per attrezzature di apprendimento, metodi didattici ed equipaggiamento tecnico. La sala immersiva di 60 mq è l’unica in Italia in cui si vive l’esperienza della trasformazione dell’acciaio fin dentro i processi di fusione. L’archivio storico sempre accessibile raccoglie 100 mila fotografie e 17 mila terabyte di documenti digitalizzati e il programma education, totalmente gratuito, coinvolge 25 mila studenti ogni anno e ha già formato oltre 70 mila studenti.
Fondazione Dalmine sostiene un percorso formativo di avvicinamento all’approccio STEAM, proposto dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, che vede nell’arte una risorsa in grado di allenare al pensiero creativo e capace di dare forma a ricerche educative e a progetti trasversali per una didattica sempre più interdisciplinare e attiva.
Il percorso è articolato in due parti autonome:
il primo segmento, sviluppato in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lombardia e con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, prevede tre incontri online il 21, 28 febbraio e il 6 marzo dalle 16.30 alle 18;
il secondo è costituito da quattro incontri in presenza negli spazi della GAMeC, il 13, 20, 27 marzo e il 10 aprile dalle 15 alle 17.
La partecipazione, sia al corso online che a quello in presenza, è gratuita, con numero limitato di posti.
A tutte le iscritte e tutti gli iscritti che ne hanno diritto verrà rilasciato un certificato di frequenza valido ai fine dell’aggiornamento professionale.
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