Il 27 aprile inaugura Giovanni Greppi da Redipuglia a Craveggia, mostra fotografica dedicata ai sacrari militari progettati dall’architetto Giovanni Greppi molto legato alla Val Vigezzo e al piccolo centro di Craveggia.
Fondazione Dalmine ha concesso al Gruppo alpini Val Vigezzo, organizzatore dell’evento, l’uso di alcune immagini di bozzetti dell’architetto Giovanni Greppi, di cui l’archivio conserva numerosi originali.
Il rapporto tra fotografie e industria scaturisce dal preciso intento dell’impresa di raccontarsi, documentare la propria attività e il proprio prodotto, comunicare all’esterno – ma anche all’interno – la propria identità. L’architettura è in questo rapporto: costruendo, progettando e disegnando lo spazio, l’industria condiziona il paesaggio.
L’archivio di Fondazione Dalmine racconta la triade industria-fotografia-architettura con un intervento che è un viaggio nel mondo, in oltre 100 anni di storia.
Fondazione Dalmine partecipa alla III edizione di Una Rete in viaggio promossa da Rete Fotografia, con la partecipazione di Archivio Storico Generali, Fondazione Alinari, Museo delle Storie di Bergamo.
In occasione della 72. edizione il Trento Film Festival inaugura la mostra “K2 1954. Era come andare sulla luna”, dal 17 aprile al 18 maggio presso Palazzo Roccabruna, Trento.
La mostra intende esplorare com’è stata preparata la spedizione, come l’industria italiana si è impegnata per la progettazione dei materiali a pochi anni dalla fine della guerra e come poi l’ha saputa “sfruttare” nella pubblicità e nelle azioni di promozione, con un forte impatto mediatico e popolare.
Le aziende coinvolte da Ardito Desio nella preparazione dei materiali necessari sono state tantissime, tra queste anche la Dalmine.
Fondazione Dalmine partecipa a questo progetto con alcuni documenti d’archivio: verbali che attestano l’investimento per la produzione delle forniture, fotografie, articoli.
Il 19, 20 e 21 aprile, dalle 9.00 alle 19.00 la nuova sede di Fondazione Dalmine aprirà per la prima volta al pubblico, con una serie di visite guidate alla scoperta degli spazi e del lavoro dei suoi ricercatori e formatori. L’inaugurazione si inserisce nelle iniziative in programma per la Giornata Nazionale del Made in Italy.
L’ex Foresteria degli anni ’20 diventa un edificio sostenibile e altamente innovativo che ospita i nuovi laboratori di robotica industriale, i primi in Italia ad aver ottenuto il marchio FACT Centre for Industrial Automation, standard mondiale per attrezzature di apprendimento, metodi didattici ed equipaggiamento tecnico. La sala immersiva di 60 mq è l’unica in Italia in cui si vive l’esperienza della trasformazione dell’acciaio fin dentro i processi di fusione. L’archivio storico sempre accessibile raccoglie 100 mila fotografie e 17 mila terabyte di documenti digitalizzati e il programma education, totalmente gratuito, coinvolge 25 mila studenti ogni anno e ha già formato oltre 70 mila studenti.
Fondazione Dalmine sostiene un percorso formativo di avvicinamento all’approccio STEAM, proposto dalla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, che vede nell’arte una risorsa in grado di allenare al pensiero creativo e capace di dare forma a ricerche educative e a progetti trasversali per una didattica sempre più interdisciplinare e attiva.
Il percorso è articolato in due parti autonome:
il primo segmento, sviluppato in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lombardia e con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, prevede tre incontri online il 21, 28 febbraio e il 6 marzo dalle 16.30 alle 18;
il secondo è costituito da quattro incontri in presenza negli spazi della GAMeC, il 13, 20, 27 marzo e il 10 aprile dalle 15 alle 17.
La partecipazione, sia al corso online che a quello in presenza, è gratuita, con numero limitato di posti.
A tutte le iscritte e tutti gli iscritti che ne hanno diritto verrà rilasciato un certificato di frequenza valido ai fine dell’aggiornamento professionale.
Mostra fotografica nata dal desiderio di esplorare il fascino e la complessità di alcuni luoghi in Italia. Otto architetture che offrono uno sguardo peculiare sulla loro inabitabilità e intrinseca bellezza.
Fondazione Dalmine collabora a questo progetto con materiali del proprio archivio su una delle architetture in mostra: la Torre Branca.
Nel 1933 l’avveniristica struttura è costruita interamente con tubi d’acciaio Dalmine; gli ingegneri dell’azienda si occupano dei calcoli strutturali insieme all’architetto Giò Ponti e ai tecnici del Politecnico di Milano incaricati del progetto.
Un esempio di valorizzazione dell’archivio storico, che esce dagli scaffali di Fondazione Dalmine e arriva presso gli spazi della Centrale Montemartini a Roma, insieme ai documenti di altri enti culturali.
In occasione della XXII Settimana della Cultura d’Impresa Fondazione Dalmine, insieme a Fondazione AEM, Fondazione ISEC e Museimpresa partecipa a una giornata di studio sul tema del disegno tecnico-industriale come testimonianza della cultura tecnica e di impresa.
Interverrà Silvia Giugno, Heritage Coordinator, portando l’esempio dei disegni tecnici industriali della Dalmine, fonti imprescindibili per lo studio dello sviluppo tecnologico.
Grazie alla collaborazione tra Museimpresa e il Google Cultural Institute, i musei e gli archivi d’impresa entrano, al fianco dei più importanti enti culturali mondiali, in Google Arts & Culture: la piattaforma online che comprende immagini ad alta risoluzione delle opere e dei documenti parte delle collezioni dei musei partner dell’iniziativa, con l’obiettivo di democratizzare l’accesso alla cultura e promuovere la sua conservazione per le generazioni future.
Fondazione Dalmine partecipa all’evento di lancio e sarà presente sulla piattaforma di Google Arts & Culture.
All’interno delle iniziative della XXII Settimana della Cultura d’Impresa, Fondazione Dalmine partecipa all’evento di presentazione del progetto ”A scuola d’impresa: l’Italia nei nostri musei e archivi d’impresa”, pensato come percorso per l’Orientamento e PCTO.
L’obiettivo è quello di diffondere una conoscenza di base della storia dell’impresa italiana e dei suoi valori, far conoscere i musei e gli archivi d’impresa attraverso oggetti, documenti, invenzioni e storie che testimoniano l’intraprendenza e l’evoluzione del Paese, consentire agli studenti di acquisire le competenze trasversali per orientarsi nel proprio percorso di studi e nella scelta della professione futura.
Sabato 11 novembre alle Gallerie d’Italia di Vicenza verrà presentato il libro Architetture del lavoro. Città e paesaggi d’impresa di Giovanni Luigi Fontana e Andrea Gritti, che è un’importante novità nel panorama internazionale degli studi urbani e territoriali.
L’opera, che unisce competenze architettoniche ed economiche, è una selezione, analisi e comparazione di quasi 200 casi studio di “opere sociali” dell’industria nel mondo. Tra i casi studio non poteva mancare la città industriale di Dalmine, le cui pagine sono corredate da immagini del nostro archivio.
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